Recentemente abbiamo discusso delle proprietà ipoglicemizzanti della Stevia Rebaudiana, una pianta dal sapore dolce molto utile nel trattamento del Diabete, perché appunto in grado di ridurre la glicemia, un valore che nei diabetici tende ad essere troppo alto se non accuratamente trattato.

Oggi invece, vorrei parlarti di un’altra pianta molto importante per la prevenzione e anche per la cura del Diabete, specie di quello di tipo 2. Sto parlando dell’Aloe.

Questo articolo è tratto da “Come affrontare il Diabete“, libro pubblicato del dottor Giuseppe Nacci, grande esperto di medicina naturale e fitoterapia.

L’efficacia dell’Aloe sul Diabete di tipo 2 e sulle malattie cardiovascolari.

L’Aloe ha dimostrato di essere molto efficace nella cura del diabete di secondo tipo e delle sue complicanze, tra cui quelle cardiache.

In uno studio del 1985 [1, 2], fu monitorato l’utilizzo dell’Aloe Vera su 5.000 soggetti, di cui moltissimi affetti da diabete e si osservano ragguardaevoli risultati su tre importanti aspetti della patologia diabetica e delle sue complicanze:

  • Cuore: è stata documentata la riduzione degli episodi di Angina pectoris (dolore toracico acuto al Cuore, da sofferenza di circolo coronarico).
  • Metabolismo dei grassi (lipidi): è stato confermato l’abbassamento dei livelli di colesterolo totale e dei trigliceridi, e l’incremento invece del colesterolo “buono” (HDL) nel sangue.
  • Metabolismo degli zuccheri (glucidi): è stato confermato l’abbassamento dei livelli di glucosio nei pazienti diabetici, compreso anche quello post-prandiale.

Lo studio, durato 5 anni, venne condotto su 5 mila pazienti, compresi tra i 35 e i 65 anni d’età, che soffrivano di aterosclerosi e il 63% dei quali era anche diabetico. Molti di questi soffrivano inoltre di ipertensione arteriosa (43% dei casi), infine, circa la metà del campione era composto da fumatori: da 10 a 15 sigarette al giorno.

Tutti i pazienti avevano accusato in passato vari attacchi di Angina pectoris, e la malattia peraltro era stata confermata all’Elettro-cardio-gramma.

Ecco i risultati ottenuti su 5.000 pazienti con una cura naturale a base di succo di Aloe Vera

Vediamo ora nel dettaglio gli effetti che l’Aloe ha avuto su queste 5.000 persone, di cui ben 3.167 affetti da diabete di tipo 2 e rappresentati per il 76,6% da uomini e 23,4% da donne.

Lo studio si è sviluppato nel modo che segue.

Ai pazienti venivano consegnati periodicamente 100 grammi di succo di Aloe; veniva poi insegnato loro come mescolarlo alla farina con cui preparare in casa il loro pane, che mangiavano poi a pranzo e a cena; ai pazienti fu prescritto un regime dietetico stretto e venne anche proibito di assumere bevande alcoliche di qualsiasi tipo.

1 – Risultati sulla Glicemia

La cura con il pane, addizzionato con succo di Aloe Vera, ebbe dei risultati positivi tangibili già dopo i primi tre mesi: il 94,4% dei diabetici presentava già una glicemia normale e solo il 5,6% aveva ancora valori di zucchero al di sopra della norma.

Per accertare gli effetti della terapia con Aloe Vera, durante lo studio si valutarono i livelli di glucosio nel sangue in due momenti differenti, ovvero a digiuno e dopo il pasto.

La tendenza a un miglioramento significativo si confermò sia per la glicemia a digiuno, che per quella post-prandiale (cioè dopo i pasti).

2 – Risultati sull’apparato cardio-vascolare

In merito all’aspetto cardio-vascolare, una prima prova di efficacia si ebbe dopo circa un anno dall’inizio delle cure, quando si valutò l’effetto dell’Elettro-cardio-gramma, effettuato a tutti questi pazienti durante un test da sforzo al tappeto scorrevole.

Prima di iniziare la cura, tutti i cardiopatici presentavano i classici segni d’ischemia che, nel 56,4% di questi casi, interessava la parete anteriore del cuore e nel 43,6% la parte inferiore. Quando però questo esame venne ripetuto dopo un anno di cura con Aloe Vera, solo il 7% presentavano ancora segni di ischemia.

E’ quindi estremamente importante sottolineare che nella stragrande maggioranza dei pazienti, superiore addirittura al 90%, cessarono gli attacchi di Angina pectoris (dolore toracico), dovuti a ischemia miocardica.

3 – Risultati sul colesterolo e sui trigliceridi

Risultati altrettanto positivi si ebbero per il colesterolo totale e per i trigliceridi.

Dopo 3 mesi di terapia il 90% dei pazienti mostrava valori di grassi nel sangue notevolmente ridotti e rientrati nei limiti della norma.

Questo risultato è particolarmente importante perché all’inizio dello studio, tutti i pazienti presentavano valori aumentati di colesterolo totale e trigliceridi.

In 4.642 casi (il 93%) il valori del colesterolo cattivo (LDL) è diminuito, mentre è aumentato il colesterolo buono (HDL).

Conclusione

Questo studio, condotto dal dott. Agarwall, è la più estesa ricerca che sia mai stata fatta sulle capacità terapeutiche del succo di Aloe Vera in queste forme patologiche: diabete di tipo 2, ipercolesterolemia (colesterolo alto), ipertrigliceridemia (trigliceridi alti), angina pectoris e cardiopatie su base aterosclerotica.

Un altro fatto non marginale, a differenza degli studi classici in cui vengono testati dei farmaci di sintesi chimica è che di tutti i 5.000 pazienti nessuno è deceduto e non sono stati osservati effetti collaterali negativi.

Una ricerca seria e indipendente che dimostra chiaramente come l’Aloe può essere usata con effetti positivi nelle cardiopatie di origine aterosclerotica e nei pazienti affetti da diabete di tipo 2.

Fonte: Come affrontare il diabete di Giuseppe Nacci

Dove comprare il succo di Aloe?

Una delle poche realtà italiane che produce il succo di Aloe fresco, naturale e senza conservanti aggiunti, è l’azienda agricola Erbe di Mauro. L’azienda produce varie ricette a base di Aloe, tra cui il succo puro sia di Aloe Vera (senza aloina), che il succo puro di Aloe Arborescens, realizzato tramite spremitura a freddo delle foglie intere.

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