“E’ vero che l’aloina fa male ed è tossica per l’organismo?

A tal proposito vorrei risponderti citando un famoso aforisma di Joseph Goebbels:

Ripeti una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità.

Anche senza prove scientifiche validanti, se ci viene ripetuto più e più volte che una cosa è vera, è facile che noi finiamo per crederci.

Ed è esattamente quello che è avvenuto con l’aloina!

Quella che l’aloina è tossica, non è altro che una storiella a fini puramente commerciali, messa in piedi e ripetuta all’infinito da una nota società americana che produce e commercializza prodotti a base di Aloe Vera.

In realtà non è assolutamente vero che l’aloina è tossica, non c’è alcuna prova scientifica che lo dimostri.

Ci sono invece diversi studi (vedi Bibliografia a fondo pagina) che dimostrano come l’aloina sia un potente antitumorale ed antimicrobico naturale.

Quello che invece è vero, è che alcune persone possono essere particolarmente sensibili a questa sostanza, la cui assunzione, almeno agli inizi, può portare ad alcuni effetti collaterali come ad esempio la diarrea.

Per cui, almeno inizialmente, se hai di questi problemi, dovresti partire con un’assunzione a dosi ridotte del succo di Aloe, senza però eliminare del tutto l’aloina.

Infine ci sono dei casi, che poi vedremo, in cui l’aloina è del tutto controindicata.

Che cos’è l’aloina?

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L’aloina è una sostanza giallognola e viscosa, dall’odore pungente e dal gusto amaro, presente nella buccia e nello strato di gel più esterno delle foglie di Aloe.

La troviamo sia nell’Aloe Vera, che nell’Aloe Arborescens, ma anche in molte altre varietà di Aloe.

Si tratta di una molecola che fa parte del gruppo degli antrachinoni, delle sostanze che fungono da “meccanismo di difesa per le piante” contro l’attacco di insetti e parassiti vari.

E di fatti queste sostanze godono di importanti proprietà antimicrobiche, utili per le difese della pianta stessa, ma che possono essere sfruttate anche da noi esseri umani.

Le principali molecole che fanno parte del gruppo degli antrachinoni, contenute nell’Aloe, sono:

  • Acido aloetico: presenta un’azione antibiotica naturale, soprattutto in associazione con gli altri antrachinoni presenti nell’aloe;
  • Acido cinnamico: dotato di intensa attività antibatterica, efficace contro vari batteri patogeni quali quelli del genere salmonella, streptococchi e stafilococchi;
  • Acido crisofanico: è un buon agente depurativo, diuretico, lassativo, con proprietà eupeptiche e tonificanti;
  • Aloemodina: vanta importanti effetti citotossici soprattutto nei confronti di cellule precancerose e cancerose di particolari tumori, come numerose osservazioni sperimentali in vitro e in vivo hanno dimostrato;
  • Aloina: si presenta sotto forma di due isomeri indicati come Aloina A e B. Ha azione, oltre che lassativa, anche disintossicante, antibiotica ed antitumorale.

Tutte queste sostanze, incredibilmente utili per il nostro organismo, vengono eliminate da molti produttori di succhi di Aloe, con la scusante che si tratta di sostanze tossiche.

Ma la verità è un’altra…

Perché continuano a dire che l’aloina è tossica?

Ci sono due motivi principali:

1 – Sapore ed odore sgradevoli

La verità è che l’aloina e in generale tutti gli antrachinoni presenti nell’Aloe, hanno 2 grossi difetti:

  • un sapore molto amaro;
  • un odore molto pungente.

Commercialmente queste caratteristiche sono sgradite dai consumatori e questo è un problema per quelle aziende che hanno come unico obiettivo quello di vendere e di generare profitto.

Ed è questo il vero motivo che ha spinto queste aziende ad utilizzare solo il gel di Aloe e non la foglia intera.

E molto spesso queste aziende, al fine di migliorare il sapore dei propri prodotti, aggiungono altri ingredienti, come zucchero, edulcoranti, aromi e succhi di frutta di bassa qualità, finendo con l’alterare le proprietà organolettiche del prodotto finale, a scapito dei benefici.

2 – Proprietà lassative

E’ vero, l’aloina ha proprietà lassative.

Infatti l’industria farmaceutica ne fa uso per la preparazione di polveri e pastiglie ad effetto lassativo.

Questi farmaci, se utilizzati in modo eccessivo e continuativo, possono irritare le pareti dell’intestino e gli effetti a lungo termine possono essere anche pericolosi.

Stiamo però parlando di una molecola estratta ed isolata, non della foglia di Aloe assunta nella sua interezza, dove l’aloina rappresenta solo una piccolissima parte.

Tuttavia, proprio per le note proprietà lassative dell’aloina, le aziende e i rivenditori di prodotti a base di gel di Aloe Vera hanno pensato bene di cogliere la palla al balzo, iniziando a raccontare la storiella che l’aloina sarebbe addirittura tossica per l’organismo.

Il tutto con l’unico obiettivo di dissuaderti dall’utilizzare le tue piante di Aloe, a favore dei loro prodotti, a base di “puro gel” privato dell’aloina, spesso utilizzando tecniche convenzionali, come l’uso di filtri a carbone attivo e la pastorizzazione, procedure che migliorano i tempi di conservazione, ma che distruggono buona parte dei principi attivi dell’Aloe, riducendone drasticamente i benefici.

La verità è che l’aloina può essere dannosa se:

  • si esagera con i dosaggi: il sovradosaggio di aloina può creare fenomeni di diarrea, ma è risaputo che l’abuso e l’impiego spropositato di qualsiasi cosa è deleterio e nocivo per la nostra persona. Anche l’acqua può essere dannosa se assunta in eccesso;
  • si assumono dei farmaci all’aloina: in questo caso non stiamo parlando dell’assunzione della foglia di Aloe, o del suo succo, ma della molecola aloina, estratta in laboratorio per la produzione di polveri e pasticche, vendute nelle farmacie e nelle erboristerie;
  • si è affetti da colite, colite ulcerosa, o morbo di crohn: in questi casi è meglio evitare totalmente l’aloina, in quanto può essere particolarmente irritante per le pareti intestinali, già infiammate a causa della malattia.

Con la dicitura “puro gel di Aloe, senza aloina”, queste aziende ti illudono, facendoti credere che ti stanno offrendo un prodotto con un alto “valore aggiunto”.

La verità è che questi prodotti, nel 100% dei casi, sono di gran lunga inferiori al succo che potresti tranquillamente realizzare a casa, con le tue piante di Aloe, coltivate in vaso o in giardino.

Assumere un preparato fatto con la foglia intera ti permette dibeneficiare di tutto l’insieme di principi attivi presenti all’interno dell’Aloe e non solo dal gel.

E non è un caso che Padre Romano Zago (il maggiore sostenitore delle proprietà benefiche dell’Aloe), nel sui due libri “Di Cancro si può guarire” e “L’Aloe non è una medicina…eppur guarisce“, consiglia vivamente la preparazione del succo, utilizzando l’intera foglia di Aloe, preferibilmente utilizzando la varietà Aloe Arborescens.

L’Aloe Arborescens contiene infatti fino al triplo dei principi attivi presenti nell’Aloe Vera.

In questo breve spezzone di video, Padre Zago risponde appunto alla domanda “L’aloe può essere tossica? L’aloina è tossica?“.

Perché assumere l’Aloe nella sua interezza?

I concetti che ti spiegherò ora valgono per l’Aloe, come valgono per qualsiasi altra pianta medicinale.

Per rispondere alla domanda farò affidamento al testo “Fitofarmacia: Impiego razionale delle droghe vegetali” scritto dal Prof. Francesco Capasso, Prof. Giuliano Grandolini, Prof. Angelo A. Izzo, tre dei massimi esperti di fitoterapia in Italia.

1 – La presenza di sostanze di minimo interesse, ma molto importanti

Estratto dal capitolo: La complessità del farmaco naturale

La bontà di una droga vegetale* è direttamente correlata al suo contenuto in principi attivi.

*NB: la parola “droga vegetale” viene utilizzato per indicare una pianta o parte di essa, conservata allo stato secco, ed impiegata per uso terapeutico.

Nella droga però sono presenti numerose altre sostanze che le conferiscono una particolare fisionomia terapeutica difficilmente riproducibile in laboratorio.

Si tratta di sostanze inattive, o di minimo interesse farmacologico come per esempio le sostanze amare o aromatiche che, esaltando le secrezioni del tratto gastrointestinale, facilitano la dissoluzione e l’assorbimento dei principi attivi.

Riportandolo al nostro caso significa che nell’Aloe sono presenti numerose sostanze che pur essendo inattive, o di minimo interesse farmacologico sono fondamentali.

In particolare l’aloina (sostanza amara), oltre alle proprietà antitumorali ed antimicrobiche, ha un’azione fondamentale che è quella di esaltare le secrezioni del tratto gastrointestinale per favorire l’assorbimento degli altri principi attivi.

2 – Non è importante il singolo principio attivo, ma la sinergia di tutto il complesso

Estratto dal capitolo: La complessità del farmaco naturale

Si è accertato che più del principio attivo di una droga è efficace il “pool” di sostanze farmacologicamente attive presenti nella droga in quanto tra esso e gli altri componenti si stabiliscono sinergismi utili verso gli effetti medicamentosi e/o antagonismi verso gli effetti collaterali, sia essi dannosi (tossici) o semplicemente indesiderati.

Sempre riportandolo al nostro caso, più del principio attivo preso singolarmente è importante l’alleanza delle sostanze farmacologicamente attive presenti nell’Aloe, in quanto sono in grado di interagire tra di loro utilmente.

Infatti alcune sostanze che prese singolarmente possono risultare tossiche, in associazione con altre, diventano utili e medicamentose.

Conclusione del Trattato

La foglia dell’Aloe, nella sua interezza, rappresenta un complesso sinergico di principi attivi al quale competono azioni ed applicazioni particolari, difficilmente sostituibili e riproducibili.

E’ ovvio che qualunque tentativo di purificazione dell’estratto grezzo modificherà il comportamento del prodotto finito.

Più chiaramente l’Aloe possiede un insieme di principi attivi che interagiscono tra di loro che hanno specifiche azioni ed applicazioni difficilmente sostituibili e riproducibili.

E’ ovvio che qualsiasi tentativo di purificazione dell’estratto grezzo, come ad esempio eliminare l’aloina, sterilizzare o pastorizzare l’Aloe, non fa altro che depotenziare gli effetti del prodotto finito.

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Dove acquistare un prodotto fresco e naturale, come quello fatto a casa

Se ne hai la possibilità, il tempo e la voglia, realizzare il succo fresco a casa tua è sempre la scelta migliore. Tuttavia ci sono casi in cui questo non è possibile, o è addirittura controindicato.

Ad esempio per le persone che vivono in città particolarmente trafficate ed inquinate. E’ infatti risaputo che l’Aloe è una pianta che tende ad assorbire smog, fumo, radiazioni ed agenti inquinanti.

In questi casi, utilizzarla per produrre il succo, potrebbe essere addirittura controprudente, perché finiresti con l’assumere molte sostanze tossiche per il tuo organismo, sostanze che la pianta ha assorbito direttamente dall’ambiente in cui vivi.

In altri casi ci potrebbe essere un problema di clima.

L’Aloe Arborescens tollera molto bene il caldo e la siccità, al contrario è mal predisposta ai climi rigidi dell’inverno. Per cui se vivi in montagna, o nel nord Italia, potresti non riuscire a coltivare l’Aloe.

Quindi come fare?

Per tutte queste persone che sono impossibilitate a coltivare l’Aloe ed ad autoprodursi il succo, è possibile rivolgersi all’azienda agricola Erbe di Mauro, che coltiva e produce succhi di Aloe freschi su ordinazione.

L’azienda non fa magazzino, il succo viene realizzato poco prima della spedizione, spedizione che avviene in 24, massimo 48h.

Oltre ad un prodotto fresco, l’azienda Erbe di Mauro garantisce:

erbedimauro
  • piante coltivate in Italia, nelle campagne di Fermo e in piena terra, lontano da qualisasi forma di inquinamento;
  • coltivazione e prodotti 100% biologici;
  • piante di Aloe Arborescens adulte, con più di 5 anni;
  • foglie raccolte a mano la mattina presto, prima del sorgere del sole;
  • foglie lavorate in camera oscura, in assenza di luce;
  • prodotti naturali, senza conservanti, eccipienti, addensanti, zuccheri o altre sostanze aggiunge;

Puoi ordinare la ricetta originale di Padre Romano Zago direttamente dal sitoweb di Erbe di Mauro.<img class=”alignleft size-medium wp-image-3916″ src=”https://www.aloedipadrezago.it/wp-content/uploads/2018/03/prezzo-succo-aloe-arborescens-padre-zago2-225×300.jpg” alt=”prezzo succo aloe arborescens classico” width=”225″ height=”300″><strong>Succo di Aloe Arborescens</strong> Ricetta di Padre Romano Zago <p><em>Ingredienti</em>: Aloe Arborescens, Miele e grappa (tutto bio)<br> <em>Contenuto</em>: 750ml<br> <em>Prezzo</em>: 35 € (incluse spedizioni)</p> <p><a class=”pulsante” href=”https://www.erbedimauro.it/ricetta-padre-romano-zago/113-succo-di-aloe-di-padre-zago-ricetta-classica.html?ref=3932″ target=”_blank” rel=”nofollow noopener”>SCOPRI</a></p><br style=”clear:left”/>

In quali casi l’aloina è controindicata?

Ci sono dei casi in cui è meglio evitare l’aloina e gli altri composti antrachinonici.

Dato che si tratta comunque di sostanze ad azione lassativa, possono causare irritazione in quegli intestini già irritati a causa di una patologia infiammatoria.

Per cui se sei affetto da patologie come colite, diverticolite, o peggio ancora da colite ulcerosa, o morbo di Crohn, è meglio che eviti di assumere bevande, o prodotti contenenti l’aloina.

In questi casi l’azienda agricola Erbe di Mauro realizza due varietà di prodotti, una a base di Aloe Arborescens e l’altra a base di Aloe Vera, senza buccia e senza aloina. Entrambe sono prodotti biologici, naturali e senza conservanti.

succo aloe vera senza aloina
filtrato succo aloe

Biografia

[1] Inhibition of the angiogenesis and growth of Aloin in human colorectal cancer in vitro and in vivo;
[2] Cytotoxicity of a natural anthraquinone (Aloin) against human breast cancer cell lines with and without ErbB-2: topoisomerase IIalpha coamplification;
[3] Aloin promotes A549 cell apoptosis via the reactive oxygen species‑mitogen activated protein kinase signaling pathway and p53 phosphorylation;
[4] From the Cover: Aloin, a Component of the Aloe Vera Plant Leaf, Induces Pathological Changes and Modulates the Composition of Microbiota in the Large Intestines of F344/N Male Rats.

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Mag 5, 2021 ⋅ “E’ vero che l’aloina fa male ed è tossica per l’organismo? A tal proposito vorrei risponderti citando un famoso aforisma di Joseph Goebbels: RipetiTitolo SEOTitolo Titolo del sitoTitoloCategoria primariaSeparatoreSlugMeta descrizioneRiassunto Titolo del sitoTitoloCategoria primariaSeparatore Disable top injection
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“E’ vero che l’aloina fa male ed è tossica per l’organismo?

A tal proposito vorrei risponderti citando un famoso aforisma di Joseph Goebbels:

Ripeti una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità.

Anche senza prove scientifiche validanti, se ci viene ripetuto più e più volte che una cosa è vera, è facile che noi finiamo per crederci.

Ed è esattamente quello che è avvenuto con l’aloina!

Quella che l’aloina è tossica, non è altro che una storiella a fini puramente commerciali, messa in piedi e ripetuta all’infinito da una nota società americana che produce e commercializza prodotti a base di Aloe Vera.

In realtà non è assolutamente vero che l’aloina è tossica, non c’è alcuna prova scientifica che lo dimostri.

Ci sono invece diversi studi (vedi Bibliografia a fondo pagina) che dimostrano come l’aloina sia un potente antitumorale ed antimicrobico naturale.

Quello che invece è vero, è che alcune persone possono essere particolarmente sensibili a questa sostanza, la cui assunzione, almeno agli inizi, può portare ad alcuni effetti collaterali come ad esempio la diarrea.

Per cui, almeno inizialmente, se hai di questi problemi, dovresti partire con un’assunzione a dosi ridotte del succo di Aloe, senza però eliminare del tutto l’aloina.

Infine ci sono dei casi, che poi vedremo, in cui l’aloina è del tutto controindicata.

Che cos’è l’aloina?

L’aloina è una sostanza giallognola e viscosa, dall’odore pungente e dal gusto amaro, presente nella buccia e nello strato di gel più esterno delle foglie di Aloe.

La troviamo sia nell’Aloe Vera, che nell’Aloe Arborescens, ma anche in molte altre varietà di Aloe.

Si tratta di una molecola che fa parte del gruppo degli antrachinoni, delle sostanze che fungono da “meccanismo di difesa per le piante” contro l’attacco di insetti e parassiti vari.

E di fatti queste sostanze godono di importanti proprietà antimicrobiche, utili per le difese della pianta stessa, ma che possono essere sfruttate anche da noi esseri umani.

Le principali molecole che fanno parte del gruppo degli antrachinoni, contenute nell’Aloe, sono:

  • Acido aloetico: presenta un’azione antibiotica naturale, soprattutto in associazione con gli altri antrachinoni presenti nell’aloe;
  • Acido cinnamico: dotato di intensa attività antibatterica, efficace contro vari batteri patogeni quali quelli del genere salmonella, streptococchi e stafilococchi;
  • Acido crisofanico: è un buon agente depurativo, diuretico, lassativo, con proprietà eupeptiche e tonificanti;
  • Aloemodina: vanta importanti effetti citotossici soprattutto nei confronti di cellule precancerose e cancerose di particolari tumori, come numerose osservazioni sperimentali in vitro e in vivo hanno dimostrato;
  • Aloina: si presenta sotto forma di due isomeri indicati come Aloina A e B. Ha azione, oltre che lassativa, anche disintossicante, antibiotica ed antitumorale.

Tutte queste sostanze, incredibilmente utili per il nostro organismo, vengono eliminate da molti produttori di succhi di Aloe, con la scusante che si tratta di sostanze tossiche.

Ma la verità è un’altra…

Perché continuano a dire che l’aloina è tossica?

Ci sono due motivi principali:

1 – Sapore ed odore sgradevoli

La verità è che l’aloina e in generale tutti gli antrachinoni presenti nell’Aloe, hanno 2 grossi difetti:

  • un sapore molto amaro;
  • un odore molto pungente.

Commercialmente queste caratteristiche sono sgradite dai consumatori e questo è un problema per quelle aziende che hanno come unico obiettivo quello di vendere e di generare profitto.

Ed è questo il vero motivo che ha spinto queste aziende ad utilizzare solo il gel di Aloe e non la foglia intera.

E molto spesso queste aziende, al fine di migliorare il sapore dei propri prodotti, aggiungono altri ingredienti, come zucchero, edulcoranti, aromi e succhi di frutta di bassa qualità, finendo con l’alterare le proprietà organolettiche del prodotto finale, a scapito dei benefici.

2 – Proprietà lassative

E’ vero, l’aloina ha proprietà lassative.

Infatti l’industria farmaceutica ne fa uso per la preparazione di polveri e pastiglie ad effetto lassativo.

Questi farmaci, se utilizzati in modo eccessivo e continuativo, possono irritare le pareti dell’intestino e gli effetti a lungo termine possono essere anche pericolosi.

Stiamo però parlando di una molecola estratta ed isolata, non della foglia di Aloe assunta nella sua interezza, dove l’aloina rappresenta solo una piccolissima parte.

Tuttavia, proprio per le note proprietà lassative dell’aloina, le aziende e i rivenditori di prodotti a base di gel di Aloe Vera hanno pensato bene di cogliere la palla al balzo, iniziando a raccontare la storiella che l’aloina sarebbe addirittura tossica per l’organismo.

Il tutto con l’unico obiettivo di dissuaderti dall’utilizzare le tue piante di Aloe, a favore dei loro prodotti, a base di “puro gel” privato dell’aloina, spesso utilizzando tecniche convenzionali, come l’uso di filtri a carbone attivo e la pastorizzazione, procedure che migliorano i tempi di conservazione, ma che distruggono buona parte dei principi attivi dell’Aloe, riducendone drasticamente i benefici.

La verità è che l’aloina può essere dannosa se:

  • si esagera con i dosaggi: il sovradosaggio di aloina può creare fenomeni di diarrea, ma è risaputo che l’abuso e l’impiego spropositato di qualsiasi cosa è deleterio e nocivo per la nostra persona. Anche l’acqua può essere dannosa se assunta in eccesso;
  • si assumono dei farmaci all’aloina: in questo caso non stiamo parlando dell’assunzione della foglia di Aloe, o del suo succo, ma della molecola aloina, estratta in laboratorio per la produzione di polveri e pasticche, vendute nelle farmacie e nelle erboristerie;
  • si è affetti da colite, colite ulcerosa, o morbo di crohn: in questi casi è meglio evitare totalmente l’aloina, in quanto può essere particolarmente irritante per le pareti intestinali, già infiammate a causa della malattia.

Con la dicitura “puro gel di Aloe, senza aloina”, queste aziende ti illudono, facendoti credere che ti stanno offrendo un prodotto con un alto “valore aggiunto”.

La verità è che questi prodotti, nel 100% dei casi, sono di gran lunga inferiori al succo che potresti tranquillamente realizzare a casa, con le tue piante di Aloe, coltivate in vaso o in giardino.

Assumere un preparato fatto con la foglia intera ti permette dibeneficiare di tutto l’insieme di principi attivi presenti all’interno dell’Aloe e non solo dal gel.

E non è un caso che Padre Romano Zago (il maggiore sostenitore delle proprietà benefiche dell’Aloe), nel sui due libri “Di Cancro si può guarire” e “L’Aloe non è una medicina…eppur guarisce“, consiglia vivamente la preparazione del succo, utilizzando l’intera foglia di Aloe, preferibilmente utilizzando la varietà Aloe Arborescens.

L’Aloe Arborescens contiene infatti fino al triplo dei principi attivi presenti nell’Aloe Vera.

In questo breve spezzone di video, Padre Zago risponde appunto alla domanda “L’aloe può essere tossica? L’aloina è tossica?“.

Perché assumere l’Aloe nella sua interezza?

I concetti che ti spiegherò ora valgono per l’Aloe, come valgono per qualsiasi altra pianta medicinale.

Per rispondere alla domanda farò affidamento al testo “Fitofarmacia: Impiego razionale delle droghe vegetali” scritto dal Prof. Francesco Capasso, Prof. Giuliano Grandolini, Prof. Angelo A. Izzo, tre dei massimi esperti di fitoterapia in Italia.

1 – La presenza di sostanze di minimo interesse, ma molto importanti

Estratto dal capitolo: La complessità del farmaco naturale

La bontà di una droga vegetale* è direttamente correlata al suo contenuto in principi attivi.

*NB: la parola “droga vegetale” viene utilizzato per indicare una pianta o parte di essa, conservata allo stato secco, ed impiegata per uso terapeutico.

Nella droga però sono presenti numerose altre sostanze che le conferiscono una particolare fisionomia terapeutica difficilmente riproducibile in laboratorio.

Si tratta di sostanze inattive, o di minimo interesse farmacologico come per esempio le sostanze amare o aromatiche che, esaltando le secrezioni del tratto gastrointestinale, facilitano la dissoluzione e l’assorbimento dei principi attivi.

Riportandolo al nostro caso significa che nell’Aloe sono presenti numerose sostanze che pur essendo inattive, o di minimo interesse farmacologico sono fondamentali.

In particolare l’aloina (sostanza amara), oltre alle proprietà antitumorali ed antimicrobiche, ha un’azione fondamentale che è quella di esaltare le secrezioni del tratto gastrointestinale per favorire l’assorbimento degli altri principi attivi.

2 – Non è importante il singolo principio attivo, ma la sinergia di tutto il complesso

Estratto dal capitolo: La complessità del farmaco naturale

Si è accertato che più del principio attivo di una droga è efficace il “pool” di sostanze farmacologicamente attive presenti nella droga in quanto tra esso e gli altri componenti si stabiliscono sinergismi utili verso gli effetti medicamentosi e/o antagonismi verso gli effetti collaterali, sia essi dannosi (tossici) o semplicemente indesiderati.

Sempre riportandolo al nostro caso, più del principio attivo preso singolarmente è importante l’alleanza delle sostanze farmacologicamente attive presenti nell’Aloe, in quanto sono in grado di interagire tra di loro utilmente.

Infatti alcune sostanze che prese singolarmente possono risultare tossiche, in associazione con altre, diventano utili e medicamentose.

Conclusione del Trattato

La foglia dell’Aloe, nella sua interezza, rappresenta un complesso sinergico di principi attivi al quale competono azioni ed applicazioni particolari, difficilmente sostituibili e riproducibili.

E’ ovvio che qualunque tentativo di purificazione dell’estratto grezzo modificherà il comportamento del prodotto finito.

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In questi casi, utilizzarla per produrre il succo, potrebbe essere addirittura controprudente, perché finiresti con l’assumere molte sostanze tossiche per il tuo organismo, sostanze che la pianta ha assorbito direttamente dall’ambiente in cui vivi.

In altri casi ci potrebbe essere un problema di clima.

L’Aloe Arborescens tollera molto bene il caldo e la siccità, al contrario è mal predisposta ai climi rigidi dell’inverno. Per cui se vivi in montagna, o nel nord Italia, potresti non riuscire a coltivare l’Aloe.

Quindi come fare?

Per tutte queste persone che sono impossibilitate a coltivare l’Aloe ed ad autoprodursi il succo, è possibile rivolgersi all’azienda agricola Erbe di Mauro, che coltiva e produce succhi di Aloe freschi su ordinazione.

L’azienda non fa magazzino, il succo viene realizzato poco prima della spedizione, spedizione che avviene in 24, massimo 48h.

Oltre ad un prodotto fresco, l’azienda Erbe di Mauro garantisce:

erbedimauro
  • piante coltivate in Italia, nelle campagne di Fermo e in piena terra, lontano da qualisasi forma di inquinamento;
  • coltivazione e prodotti 100% biologici;
  • piante di Aloe Arborescens adulte, con più di 5 anni;
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Puoi ordinare la ricetta originale di Padre Romano Zago direttamente dal sitoweb di Erbe di Mauro.

prezzo succo aloe arborescens classicoSucco di Aloe Arborescens Ricetta di Padre Romano Zago

Ingredienti: Aloe Arborescens, Miele e grappa (tutto bio)
Contenuto: 750ml
Prezzo: 35 € (incluse spedizioni)

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In quali casi l’aloina è controindicata?

Ci sono dei casi in cui è meglio evitare l’aloina e gli altri composti antrachinonici.

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In questi casi l’azienda agricola Erbe di Mauro realizza due varietà di prodotti, una a base di Aloe Arborescens e l’altra a base di Aloe Vera, senza buccia e senza aloina. Entrambe sono prodotti biologici, naturali e senza conservanti.

succo aloe vera senza aloina
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Biografia

[1] Inhibition of the angiogenesis and growth of Aloin in human colorectal cancer in vitro and in vivo;
[2] Cytotoxicity of a natural anthraquinone (Aloin) against human breast cancer cell lines with and without ErbB-2: topoisomerase IIalpha coamplification;
[3] Aloin promotes A549 cell apoptosis via the reactive oxygen species‑mitogen activated protein kinase signaling pathway and p53 phosphorylation;
[4] From the Cover: Aloin, a Component of the Aloe Vera Plant Leaf, Induces Pathological Changes and Modulates the Composition of Microbiota in the Large Intestines of F344/N Male Rats.