E’ possibile curare il reflusso gastroesofageo e altre patologie collegate, come la gastrite e l’ernia iatale, con l’ausilio dell’Aloe e di altri rimedi naturali?

Non soltanto è possibile, ma anche auspicabile.

Senza dubbio è bene rivolgersi subito al proprio medico per avere una diagnosi.

Tuttavia è probabile che per risolvere il problema, ti verranno semplicemente prescritti dei farmaci.

Da parte del medico poche parole verranno spese sull’alimentazione e sulla possibilità di assumere delle piante, o altri rimedi naturali.

Eppure l’assunzione dei farmaci non risolve il problema alla radice, ma si limita ad arginare il sintomo, spesso con risultati scarsi e con tutta una serie di effetti collaterali.

Attraverso l’uso di alcune piante e adottando un preciso regime alimentare, è invece possibile curare non soltanto il sintomo, ma anche la causa vera e propria della patologia.

Che cos’è il reflusso gastroesofageo?

Il reflusso gastroesofageo è una condizione patologica che si verifica quando i succhi gastrici, risalendo dallo stomaco, vengono a contatto con la parete dell’esofago, cioè il tubo digerente che collega la bocca allo stomaco.

L’esofago, a differenza dello stomaco, non ha alcuna difesa da questi succhi acidi, per cui il contatto prolungato va ad erodere le sue pareti, provocando bruciore dietro lo sterno, rigurgito acido e altri sintomi fastidiosi come tosse, calo del tono della voce, mal di gola, vomito e in alcuni casi perfino tachicardia ed extrasistoli.

Alla lunga il reflusso, se non curato adeguatamente, può sfociare in problematiche ancora più serie, come ulcerazioni, l’esofago di Barrett, o peggio ancora il cancro all’esofago.

Cosa fare per curare il reflusso?

farmaci anti acidi

Quello che non si può pensare di fare è di assumere farmaci a vita. E ti spiego anche il perché:

  1. Non curano la malattia. I farmaci non curano la malattia, ma non fanno altro che spegnere il sintomo.
  2. Perdono di efficacia nel tempo. Molto spesso i farmaci danno un sollievo immediato, ma perdono di efficacia con il passare del tempo, costringendo il malato ad aumentare via via il dosaggio.
  3. Hanno importanti effetti collaterali. Chi più, chi meno, tutti i farmaci hanno sempre degli effetti collaterali, a volte anche gravi. Ad esempio si è visto come i farmaci antiacidi, anche detti inibitori di pompa protonica, aumentano il rischio di fratture, di infezioni e perfino di infarto (leggi qui).

Ora, il problema è che la maggior parte della classe medica, non è minimamente informata sulle numerose alternative naturali.

Infatti i farmaci possono essere tranquillamente sostituiti con delle particolari erbe officinali in grado di ridurre i sintomi del reflusso, senza comportare i gravi effetti collaterali dei farmaci.

Tra le varie piante, la più indicata è senza dubbio l’Aloe. Inoltre a questa è possibile abbinare altre erbe con importanti proprietà antinfiammatorie e gastroprotettive.

E tra poco vedremo quali.

Quali sono le cause del reflusso?

Il reflusso si verifica quando il cardias non lavora bene.

Il cardias è la valvola che regola il passaggio del cibo dall’esofago allo stomaco, impedendogli appunto di tornare indietro.

Se la valvola non funziona correttamente si può verificare reflusso di acido cloridrico, di bile e di cibo dallo stomaco nell’esofago, con tutte le problematiche di cui ti ho parlato poco fa.

Ciò avviene quando la produzione di acido cloridrico è eccessiva, al punto che il cardias viene eroso perdendo parte della sua funzionalità.

Le cause principali di questo evento sono due:

  • la vita frenetica di oggi giorno, che provoca un anomala impennata di cortisolo, l’ormone dello stress, che a sua volta è causa di iperacidità;
  • una cattiva alimentazione, troppo sbilanciata sul consumo di zuccheri, di cereali raffinati e di latticini.

Una migliore alimentazione e tecniche di rilassamento come lo yoga, possono portare a una sensibile riduzione dei sintomi, fino alla guarigione.

In questo articolo non farò riferimento all’alimentazione, ma ti invito alla visione di questo video, dove il dott. Dario Polisano, biologo nutrizionista e autore del libro bestseller “Dieta Reset”, spiega quali sono i principali alimenti che provocano la gastrite ed il reflusso gastrico:

L’Aloe per la cura del Reflusso

aloe arborescens cura reflusso

Il succo di Aloe cura il reflusso gastroesofageo agendo su diversi livelli:

  1. Antinfiammatorio, gastroprotettivo e cicatrizzante: il gel di aloe è ricco di acemmannano, un muco-polisaccaride che ha la particolarità di fungere da vero e proprio gastroprotettore e di spegnere l’infiammazione causata dai succhi gastrici, favorendo al contempo la cicatrizzazione e la guarigione delle ferite e delle ulcerazioni.
  2. Alcalinizzante: l’Aloe è un potente alcalinizzante, per cui agisce riducendo l’acidità gastrica e quindi riducendo il bruciore provocato dalla risalita dei succhi gastrici.
  3. Digestivo: l’Aloe contiene enzimi digestivi e sostanze amare che favoriscono la digestione, riducendo il tempo che il cibo rimane all’interno dello stomaco. Meno tempo il cibo rimane nello stomaco e minori sono le possibilità che si verifichi il reflusso.

Esistono oltre 250 varietà di Aloe, ma per la cura di questo disturbo la più efficace è senz’altro l’ Aloe Arborescens , che contiene il 70% in più di principi attivi anche rispetto la più famosa “Aloe Vera”.

Per ottenere il massimo dei benefici dall’Aloe Arborescens è necessario consumare la foglia nella sua interezza, seguendo la ricetta originale di Padre Romano Zago, con l’aggiunta di altri due ingredienti fondamentali per migliorare l’assorbimento dei principi attivi presenti nell’Aloe.

Parlo del miele e dell’alcol.

La ricetta originale del frate brasiliano, così come riportata nel libro, è la seguente:

  • 350g di foglie intere di Aloe Arborescens;
  • 500g di miele;
  • 3-4 cucchiai di grappa (o di altro distillato).

I tre ingredienti vanno frullati insieme , fino ad ottenere un succo verde scuro, abbastanza liquido. Il succo andrà poi versato in un recipiente di vetro, avvolto con della carta o della carta stagnola e in fine conservato in frigorifero.

Il succo di Aloe Arborescens andrà assunto tutti i giorni, tre cucchiai al giorno da assumere 20-30 minuti prima dei pasti.

Nel giro di poche settimane dall’assunzione dell’Aloe, noterai già un netto miglioramento della sintomatologia.

Uno studio sull’efficacia dell’Aloe contro il reflusso

Dato che la pianta più utilizzata dall’industria farmaceutica è l’Aloe Vera, aimé non ci sono studi sulla varietà Arborescens.

Andremo quindi ad analizzare questo studio del 2015, che valuta gli effetti del succo di Aloe vera nel trattamento dei sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo, confrontandoli quindi con quelli ottenuti con omeprazolo e ranitidina.

Si tratta di uno studio clinico pilota , randomizzato e controllato, che ha coinvolto 79 persone con reflusso gastroesofageo.

I pazienti hanno assunto succo di Aloe vera (standardizzato: 5,0 mg di polisaccaridi per ml di sciroppo) al dosaggio di 10 ml al giorno , omeprazolo in capsule (20 gr/die) o ranitidina (150 mg a digiuno al mattino e 150 mg trenta minuti prima di dormire) per un periodo di 4 settimane.

Alle settimane 2 e 4 è stata valutata la frequenza degli otto principali sintomi del reflusso (bruciore di stomaco, rigurgito di cibo, flatulenza, eruttazioni, disfagia, nausea, vomito e rigurgito acido).

La valutazione intragruppo dei risultati ottenuti ha documentato che l’assunzione di Aloe vera è risultata sicura e ben tollerata e ha ridotto in termini statisticamente significativi (p<0.05) la frequenza di tutti i sintomi del reflusso gastroesofageo che sono stati valutati, a parte il vomito.

Dalla valutazione comparativa è emerso che l’Aloe vera ha ridotto maggiormente i sintomi (verso gli altri trattamenti), e in particolare ha ridotto in termini significativi il bruciore di stomaco, la flatulenza e altri sintomi verso singolo trattamento (p<0,5).

Gli autori dello studio ritengono che il succo Aloe vera possa essere un trattamento sicuro ed efficace per ridurre i sintomi del reflusso esofageo.

Dove comprare il succo di Aloe Arborescens

L’azienda agricola Erbe di Mauro, oltre a vendere le piante, produce su ordinazione succhi freschi di Aloe Arborescens, realizzati seguendo tutte le indicazioni di Padre Romano Zago.

Si tratta di un prodotto 100% biologico e naturale, senza conservanti, prodotto utilizzando esclusivamente foglie di Aloe Arborescens, miele biologico e grappa, nei modi e nelle proporzioni consigliate dallo stesso Padre Zago. L’azienda, per chi lo volesse, produce anche succhi nelle versioni senza alcol e nelle versioni concentrata e super-concentrata, con più Aloe e meno miele.

Il succo puoi ordinarlo da qui: www.erbedimauro.it/succo-di-aloe

prezzo succo aloe arborescens classicoSucco di Aloe Arborescens
Ricetta di Padre Romano Zago

Ingredienti: Aloe Arborescens, Miele e grappa (tutto bio)
Contenuto: 750ml
Prezzo: 34 € (incluse spedizioni)

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Altri rimedi naturali contro il reflusso

Per accelerare ulteriormente la guarigione dal reflusso, è possibile combinare l’Aloe ad altre erbe specifiche.

Vediamo quali.

1. La calendula

Parlando di reflusso è impossible non citare la Calendula, pianta officinale dagli straordinari poteri cicatrizzanti, che ha inoltre la capacità unica di stimolare la rigenerazione cellulare.

La tisana, prodotta con i fiori, è utilissima in caso di reflusso gastroesofageo, ma anche in tutte le altre problematiche che interessano tutto il tratto gastrointestinale, come:

  • gastrite;
  • ulcere gastriche e duedenali;
  • colon irritabile;
  • colite ulcerosa;
  • morbo di crohn;
  • emorroidi;

Come preparare la tisana di Calendula: un cucchiaino di fiori di calendula essiccati, in una tazza d’acqua calda. Filtrare dopo 10 minuti e bere. Da 2 a 3 tazze al giorno.

2. La camomilla

camomilla fiori

La tisana di camomilla è un ottimo antinfiammatorio e così come per la calendula, è molto efficace nel ridurre le infiammazioni che interessano tutto il tratto gastrointestinale e quindi tutte le patologie che abbiamo citato anche per la calendula.

Esistono due varietà di camomilla, la matricaria, detta anche camomilla tedesca e la camomilla romana. Entrambe sono valide per la cura dei sintomi da reflusso.

Come preparare la tisana di Camomilla: un cucchiaino di fiori di camomilla essiccati, in una tazza d’acqua calda. Filtrare dopo 10 minuti e bere. Da 2 a 3 tazze al giorno.

3. Liquirizia

La liquirizia ha importanti proprietà gastroprotettive. In buona sostanza forma una sorta di pellicola protettiva nelle pareti dell’esofago e dello stomaco, proteggendole dall’azione corrosiva dei succhi gastrici. Inoltre ha azione sedativa sulla tosse, sintomo che spesso accompagna il reflusso.

Si può usare sia come radice da succhiare, oppure si può usare la polvere di liquirizia per preparare un decotto. Non più di 2 tazze al giono.

La liquirizia è controindicata alle persone che soffrono di pressione alta.