Un’altra patologia che è possibile trattare con successo con l’ausilio dell’Aloe Arborescens è la cistite.
In questo articolo ti spiegherò perché l’Aloe Arborescens è così efficace e in quale modo va assunta per poter guarire in modo rapido e naturale da questa patologia così fastidiosa.
Ma per guarire da una malattia, prima è necessario comprenderne la natura e soprattutto le cause.
Per questo, prima di entrare nel cuore dell’argomento, lascia che ti riassuma brevemente che cos’è la cistite e da cosa ha origine questo disturbo.
Che cos’è la cistite
La cistite è che un’infiammazione fastidiosa della vescica, che può comportare la comparsa dei seguenti sintomi:
- Difficoltà nella minzione;
- Bruciore durante e anche dopo l’atto di minzione;
- Sensazione di non aver svuotato completamente la vescica;
- Bisogno continuo di urinare;
- Talvolta perdita di sangue con l’urina;
- Febbre.
Nella maggioranza dei casi la cistite colpisce il gentil sesso.
Per quale motivo sono più colpite le donne?
La causa principale è dovuta alla diversa conformazione anatomica dell’ultimo tratto escretore nella donna rispetto all’uomo, l’uretra.
La brevità dell’uretra femminile che misura circa 3-4 cm e la vicinanza alla vagina e al retto costituiscono fattori di maggior rischio e maggiore prevalenza delle infezione delle vie urinarie nella donna.
Le cause della Cistite
Molto spesso la cistite è di origine batterica e nell’85% dei casi il responsabile è un batterio che dimora normalmente nel nostro intestino: l’Escherichia coli
Vorrei però soffermarmi su un punto, di cui in genere si parla poco, o niente.
Si da quasi sempre la colpa solo ed esclusivamente al batterio, senza però capire qual’è la vera origine del problema.
Quale?
Difese immunitarie compromesse.
Quando il nostro il sistema immunitario è attivo e lavora bene, difficilmente ci ammaliamo.
Al contrario, quando le difese immunitarie sono debilitate a causa, molto spesso, di una cattiva alimentazione, o di uno stile di vita errato, diventiamo facile preda di virus, funghi e batteri.
Non a caso parlo di cattiva alimentazione. Devi sapere che buona parte del sistema immunitario ha sede proprio nel nostro intestino.
Danneggiare l’intestino, consumando ogni giorno cibi spazzatura, fritti, cibi affumicati, o alimenti comunque non adatti all’essere umano (come latte vaccino e glutine), può alterare in maniera significativa la nostra flora batterica e provocare quella che è definita come sindrome dell’intestino permeabile.
Come si è visto anche in studi abbastanza recenti, questa condizione è alla base di numerose patologie croniche e degenerative, ma è anche terreno fertile per infezioni molto comuni, come appunto le infezioni urinarie.
Per cui se la tua cistite è recidiva e si ripresenta puntualmente dopo un prolungato ciclo di antibiotici, è possibile che tu sia affetta da permeabilità intestinale.
In questo caso sarebbe buona norma farsi seguire da un bravo nutrizionista, che sia in grado di curare l’origine del problema, partendo appunto da un cambio di abitudini alimentari.
Per maggiori informazioni su che cos’è e quali sono le principali cause dell’intestino permeabile, ti consiglio la visione di questo video-intervista al dott. Dario Polisano, biologo e nutrizionista autore del libro best seller “Dieta Reset”:
Detto questo l’Aloe Arborescens rappresenta un ottimo coadiuvante alla dieta e ora ti spiego il perché.
Curare la cistite con l’Aloe
L’Aloe e in particolare l’Aloe Arborescens, è senza dubbio uno dei rimedi naturali più efficaci per la cura delle infezioni urinarie.
L’Aloe Arborescens è una pianta conosciuta ed utilizzata da secoli in alcuni paesi dell’Africa e del Sud America.
A differenza dell’Aloe Vera, la ricetta per la preparazione del succo, di cui ti parlerò nel paragrafo successivo, prevede l’utilizzo della foglia intera e non soltanto del gel.
Questo perché molti dei principi attivi più importanti, sono presenti proprio nella buccia dell’Aloe.
Il motivo per cui questa pianta è tanto speciale, è dovuto alla notevole varietà di nutrienti (vitamine, sali minerali, polifenoli, polisaccaridi, aminoacidi, enzimi, saponine, ecc.) racchiusi all’interno delle sue foglie.
Nessun altro essere del regno vegetale è in grado di eguagliare tale ricchezza.
E ciò fa dell’Aloe una sorta di “farmaco naturale” che agisce a più livelli sul nostro organismo, non limitandosi solamente a curare un disturbo specifico, ma il corpo nella sua totalità.
Per questo motivo l’Aloe risulta molto efficace anche nel trattamento di molti disturbi degenerativi e dei tumori. (leggi la testimonianza di Padre Romano Zago).
Non a caso nei paesi poveri delle Favelas, dove la gente non ha la possibilità di acquistare le medicine, l’Aloe Arborescens rappresenta il trattamento principale per moltissime patologie, compreso il Cancro.
Ma vediamo più nello specifico perché l’Aloe Arborescens è così efficace in caso di cistite.
- Azione antibatterica: grazie alla presenza di glicosidi antrachinonici (come l’aloina) l’aloe possiede uno straordinario potere antibiotico, battericida e germicida. Ciò lo rende particolarmente efficace in tutti i casi di infezione batterica, come quello da Escherichia coli.
- Azione immunostimolante: oltre ad agire direttamente sul batterio, grazie alla presenza di un particolare polisaccaride (l’acemannano), l’aloe migliora anche la risposta immunitaria generale. Ciò si traduce in una maggiore produzione da parte del nostro sistema immunitario, di macrofagi, interferone ed interleuchine, capaci di spazzare via la minaccia esterna (virus, batteri, funghi, ecc.).
- Azione antinfiammatoria: l’aloe contiene acido acetilsalicilico, la stessa sostanza estratta dalla corteccia del salice ed utilizzata per produrre l’aspirina. Inoltre lo stesso acemannano è famoso per la sua azione antinfiammatoria su tutte le mucose e oltre che per lenire i dolori di stomaco e intestino, risulta molto utile per ridurre lo stato infiammatorio della vescica e della prostata (nell’uomo).
- Azione depurativa: il succo di aloe arborescens è particolarmente indicato per depurare fegato e intestino. Infatti già dalla prima assunzione si può notare un miglioramento nell’evacuazione delle feci e un aumento della diuresi, ovvero i due principali mezzi attraverso cui il corpo si libera di scorie e tossine. Ciò facilita anche l’eliminazione di tutte quelle sostanze, come ad esempio il cibo mal digerito, che è causa diretta di quella condizione di cui abbiamo già parlato, nota come permeabilità intestinale.
- Nutre la flora intestinale: la buccia e in quota minore anche il gel, sono ricchi di fibre solubili, che costituiscono il principale nutrimento dei batteri buoni che popolano il nostro intestino. Ciò significa che consumare il succo di Aloe Arborescens è un ottimo modo per rinforzare il macrobioma intestinale, che a sua volta rappresenta uno dei principali baluardi contro infezioni e disturbi di varia natura.
I benefici elencati rappresentano solo la “punta dell’iceberg” dei vantaggi ottenibili da una regolare assunzione del succo di Aloe Arborescens.
Per tale motivo l’Aloe è così efficace nel trattamento della cistite, così come di molte altre patologie anche molto più serie e problematiche.
Come assumere l’Aloe Arborescens
Ora vediamo meglio come preparare e come assumere il succo di Aloe Arborescens.
Parlo di un succo da bere ovviamente e affinché questo sia efficace, andrà preparato utilizzando la foglia di Aloe nella sua interezza, senza scartare la buccia!
Erroneamente si crede che la parte più nobile della foglia di Aloe sia il gel. In realtà la maggior parte dei principi attivi utili all’organismo si trova proprio nella buccia.
La ricetta che permette di avere i migliori benefici dall’Aloe è quella del famoso frate brasiliano, Padre Romano Zago. Questa ricetta prevede di fare un semplicissimo frullato utilizzando questi tre ingredienti:
- 350g di foglie di Aloe Arborescens;
- 500g di miele naturale di api;
- 3-4 cucchiai di grappa (o altro distillato).
La ricetta di per se sembra abbastanza semplice, ma ci sono alcuni aspetti che bisogna tenere in considerazione.
Nell’articolo che segue spiego esattamente come va preparata la ricetta e quali sono i requisiti base da rispettare, per ottenere il massimo dei benefici.
Leggi: Come preparare il succo di Aloe Arborescens di Padre Zago.
Controindicazioni
Il succo di Aloe Arborescens è da evitare per le donne in gravidanza e in allattamento.
Nelle persone con problemi seri al colon, come Morbo di Crohn e colite ulcerosa, è preferibile utilizzare un succo depurato dell’aloina e delle sostanze antrachinoniche (a forte azione lassativa).
E’ infine controindicato se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti.
Dove comprare il succo di Aloe Arborescens
L’azienda agricola Erbe di Mauro, oltre a vendere le piante, produce su ordinazione succhi freschi di Aloe Arborescens, realizzati seguendo tutte le indicazioni di Padre Romano Zago.
Si tratta di un prodotto 100% biologico e naturale, senza conservanti, prodotto utilizzando esclusivamente foglie di Aloe Arborescens, miele biologico e grappa, nei modi e nelle proporzioni consigliate dallo stesso Padre Zago. L’azienda, per chi lo volesse, produce anche succhi nelle versioni senza alcol e nelle versioni concentrata e super-concentrata, con più Aloe e meno miele.
Il succo potete ordinarlo da qui: www.erbedimauro.it/succo-di-aloe
Succo di Aloe Arborescens
Ricetta di Padre Romano Zago
Ingredienti: Aloe Arborescens, Miele e grappa (tutto bio)
Contenuto: 750ml
Prezzo: 34 € (incluse spedizioni)
Altri rimedi naturali per la cistite
La natura è generosa e ci offre molte altre soluzioni utili per curare e prevenire la comparsa della cistite.
Tuttavia la maggior parte di questi rimedi agisce in maniera specifica e locale.
Per questo motivo vi consiglio di abbinare uno o due di questi rimedi, all’assunzione regolare dell’Aloe che, a differenza dei rimedi qui citati, agisce a 360° su tutto l’organismo e non soltanto in maniera locale.
1. Mirtilli rossi
Uno dei rimedi più utilizzati in caso di cistite è il mirtillo rosso.
Infatti sembra che i mirtilli rossi siano particolarmente efficaci nell’impedire ad alcune famiglie di batteri e in particolare all’Escherichia coli, di aderire e colonizzare le mucose che rivestono le vie urinare.
I mirtilli rossi possono essere assunti freschi durante il periodo di maturazione (tra Luglio e Agosto) e nei mesi restanti come frutti disidratati, o come succhi.
2. Ribes nero ed Equiseto
Del ribes nero si utilizzano le foglie, mentre dell’Equiseto si utilizza l’intera parte aerea del fusto sterile.
Sono entrambi rimedi che stimolano la diuresi e che agiscono sfiammando tutto l’apparato urinario. Possono essere assunti come tisana, decotto, estratto idroalcolico, o come polvere.
3. Epilobio parviflorum
Questa pianta, di cui si utilizzano le foglie e i fiori, è molto apprezzaa per la cura di tutti quei disturbi che interessano la prostata (prostatite, ipertrofia prostatica, ecc.).
Tuttavia risulta essere molto efficace anche per sfiammare la vescica. L’Epilobio parviflorum va assunto come tisana.