Il gel di Aloe Vera è sulla bocca di tutti, è il prodotto del momento, uno dei più venduti se non il più venduto in assoluto tra i bancali delle farmacie, nelle erboristerie, nei negozi Bio e perfino su internet.
In questa sede non è mia intenzione mettere in dubbio gli effetti benefici del gel di Aloe, a patto che il prodotto non sia stato troppo diluito, o peggio ancora non sia pieno di conservanti.
Quello che mi preme sottolineare è il confronto tra il gel puro di Aloe e il consumo della foglia di Aloe al naturale. Parlo della foglia fresca staccata dalla pianta, coltivata a casa propria, a terra o in vaso, possibilmente frullata insieme al miele e a un po’ di grappa, come suggerisce Padre Romano Zago nella sua ricetta per la cura e la prevenzione del Cancro.
Ecco cosa scoprirai leggendo questo articolo:
- Aloe Vera Gel: per il 99% è composta da acqua
- L’Aloina è tossica? Facciamo chiarezza
- Il processo di stabilizzazione industriale del gel di Aloe Vera
- L’azione negativa del sole
- Confronto con la ricetta di Padre Zago
Gel di Aloe Vera? Il 99% è Acqua
All’interno della foglia di Aloe è contenuto un gel trasparente, semi-liquido e appiccicoso. Questo gel viene estratto dalle foglie, a mano o il più delle volte tramite degl’appositi macchinari e confezionato all’interno dei flaconi per poi essere dislocati nei vari centri vendita (farmacie, erboristerie, negozio e mercatini bio, ecc..) e infine venduto al consumatore finale come gel di Aloe Vera, o come succo di Aloe.
Devi sapere che questo gel è composto per il 99% da semplice acqua e che, il più delle volte, il prodotto finale viene diluito con ulteriore acqua, al fine di aumentare le quantità e quindi i margini di guadagno dell’azienda che lo produce.
Cos’altro c’è nel gel di Aloe?
Sali minerali quali fosforo, calcio, potassio, manganese, rame e selenio, vitamine B2, B6, C ed E, aminoacidi, enzimi, monosaccaridi e polisaccaridi dall’attività antinfiammatoria e cicatrizzante. Infatti il gel è davvero ottimo applicato sulla pelle in caso di ferite, contusioni e scottature.
Le sostanze più interessanti contenute nell’Aloe sono però gli elementi antrachinonici (ad esempio l’aloina) di cui recenti ricerche scientifiche hanno evidenziato le spiccate proprietà antibiotiche ed antitumorali.
Tuttavia queste sostanze sono contenute solo in tracce all’interno del gel; il grosso si trova nella parte più esterna del gel, a contatto con la buccia e nella buccia stessa. Parte che viene accuratamente eliminata dall’industria agro-alimentare e farmaceutica per via dei noti effetti lassativi di queste sostanze.
L’aloina è tossica? Facciamo chiarezza
L’aloina ha sede nel buccia dell’Aloe e nella parte più esterna del gel.
Si distingue dal resto della foglia per la colorazione giallastra e il sapore estremamente amaro.

il liquido giallo è l’aloina
Assunta da sola l’aloina ha un effetto purgante. L’industria farmaceutica ne fa uso per la preparazione di polveri e compresse ad effetto lassativo. Questi farmaci, se utilizzati in modo eccessivo e continuativo, possono irritare le pareti dell’intestino e gli effetti a lungo termine possono essere anche molto pericolosi.
Stiamo parlando dell’estratto in polvere di aloina, non della foglia di Aloe, dove l’aloina rappresenta solo una piccolissima parte.
Tuttavia, proprio per le note proprietà lassative dell’aloina, i rivenditori di prodotti a base di gel di Aloe Vera hanno pensato bene di distorcere la verità e gettare fango sulla pianta intera. Probabilmente anche tu avrai già sentito la tipica frase “attento, la foglia di Aloe contiene aloina, che è una sostanza tossica e può irritare l’intestino provocando anche seri danni“.
Questa io la chiamo disinformazione.
In sostanza questi rivenditori consigliano di NON consumare le foglie delle proprie piante di Aloe, ma di acquistare i loro prodotti che contengono solo il gel, privato dell’aloina e di tutti gli altri elementi antrachinonici ad effetto lassativo, che secondo loro sarebbero tossici per l’organismo.
Tuttavia questi “furbetti” si dimenticano di dire che queste sostanze sono pericolose solo se:
- si esagera con i dosaggi;
- si assume l’estratto secco di aloina (quindi non la foglia intera, ma l’estratto secco che si vende in erboristeria o in farmacia sotto forma di polvere, o di pastiglie);
Per quanto riguarda i dosaggi del consumo della foglia di Aloe intera o frullata, è indubbio che bisogna regolarsi. Anche l’acqua fa male se bevuta in eccesso e lo stesso si può dire di qualsiasi altro cibo, o bevanda. L’Aloe non fa eccezione!
Tuttavia, a dosaggi contenuti, non solo la foglia di Aloe non è tossica, ma è estremamente benefica e consumata tutta (quindi sia il gel che la buccia) contiene una percentuale ben superiore di nutrienti rispetto al gel puro e semplice e l’aloina in questo contesto (quindi non pura, ma nella sinergia di tutti i componenti presenti nella foglia) pur avendo un’iniziale effetto lassativo, non irrita assolutamente l’intestino, bensì auita a regolarizzarlo.
Inoltre va detto che, ad oggi, vengono ufficialmente riconosciute efficaci nella cura e nella prevenzione del Cancro, gli antrachinoni Aloina A, Aloina B e Aloemodina (contenuti soltanto nel parenchima esterno delle foglie, e non nel gel), alcuni polisaccaridi, fra cui l’Aloe-mannano e le lecitine ATF1011 e Alexin B.
Queste sostanze agiscono stimolando le difese immunitarie dell’organismo, che debitamente fortificate attaccano dall’esterno le cellule cancerose e provvedono a distruggerle, e inducendo l’apoptosi (morte per “suicidio” delle cellule cancerose). La più importante fra questo secondo gruppo di sostanze è l’Aloemodina.
Il processo di stabilizzazione industriale del gel di Aloe Vera
Una volta che il gel di Aloe Vera viene estratto dalla foglia, questa risulta essere poco stabile e subisce in poco tempo l’ossidazione dei suoi nutrienti.
Per cui il gel di Aloe Vera estratto dalle industrie agro-alimentari e farmaceutiche hanno bisogno di quello che viene definito processo di stabilizzazione.
Se da una parte il processo di stabilizzazione aiuta a bloccare l’ossidazione del prodotto, aumentandone dunque i tempi di conservazione, dall’altra è essa stessa causa di deterioramento di buona parte dei suoi nutrienti.
Esistono diverse tecniche di stabilizzazione.
Alcuni produttori, bloccano il processo ossidativo introducendo conservanti e sostanze stabilizzanti, oppure utilizzando il calore, che può arrivare anche a 65-70°C, al fine di pastorizzare il gel di Aloe Vera per mantenerlo nel tempo.
Va detto che queste operazioni compromettono sensibilmente l’efficacia e le proprietà fitoterapiche del prodotto finale.
Al contrario il miele, utilizzato per la preparazione del frullato di Aloe, secondo la ricetta di Padre Romano Zago, non solo consente di allungare la conservazione del prodotto, ma agisce da veicolante e ne potenzia le proprietà fitoterapiche.
L’azione negativa del sole
Se da una parte la luce del sole è essenziale per la sopravvivenza, nonché per lo sviluppo della pianta e delle sue proprietà fitoterapiche, dall’altra parte, al momento della raccolta e della lavorazione della foglia, essa andrebbe evitata.
Infatti sia il gel di Aloe che la buccia, sono ricchi di principi attivi fotosensibili. Ciò vuol dire che queste sostanze si ossidano molto velocemente se colpite dai raggi solari.
Per questo motivo Padre Zago consiglia caldamente di raccogliere e lavorare le foglie quando il sole è basso o è assente.
Ma non aspettarti che le aziende che producono gel di Aloe Vera stiano ad aspettare il calare delle tenebre per la raccolta e la lavorazione delle foglie.
La ricetta di Aloe di Padre Zago
Padre Romano Zago da più di trent’anni si batte per divulgare la sua ricetta a base di foglie di Aloe Arborescens (che è la varietà con le migliori proprietà fitoterapiche). Per la preparazione della sua ricetta consiglia di frullare le foglie intere, (private delle sole spine) insieme a del miele e della grappa in quantitativi ben precisi.
Qui trovi le istruzioni per la preparazione della ricetta.

frullato di Aloe
Basandosi sulla sua esperienza e sui tanti malati di Cancro e di altre gravi malattie che è riuscito a guarire, Padre Zago ha deciso di divulgare in tutto il mondo questa sua ricetta salutare e l’ha fatto raccogliendo tutte le informazioni in suo possesso nel libro “Di Cancro si può Guarire” (qui trovi la recensione del libro).
In questo suo volume, oltre a spiegare nel dettaglio come preparare la ricetta all’Aloe, che altro non è che un semplice frullato, Padre Zago racconta che da anni queste industrie che vendono gel di Aloe Vera, cercano in tutti i modi di contrastarlo spacciando la falsa notizia che la foglia dell’Aloe, assunta per intera, sarabbe tossica e che va quindi lavorata e privata della sua parte “pericolosa”, cioè l’aloina e le altre sostanze lassative.
Una notizia falsa, perché se la foglia viene assunta in piccole quantità, seguendo le indicazioni per la preparazione del frullato, non sarà mai tossica e darà sempre grandi benefici sia alla persona sana (per la prevenzione), sia al malato di Cancro e di molte altre patologie.
Fortunatamente a sostegno della tesi di Padre Romano Zago, iniziano a venir fuori le prime ricerche scientifiche che dimostrano come l’intera foglia di Aloe e in particolare proprio gli antrachinoni, siano potenzialmente in grado di frenare la proliferazione del Cancro e di provocare l’apoptosi, ovvero il suicidio delle cellule tumorali.
Qui trovi alcune delle ricerche pubblicate anche in questo blog:
- L’aloe-emodina efficace contro il Cancro. Le ricerche della dott.ssa Pecere
- Studi scientifici confermano le proprietà dell’Aloe Arborescens
Ricerche scientifiche in tal senso ce ne sono ancora poche. Servono molti soldi e le industrie farmaceutiche hanno ben altri campi in cui investire, molto più redditizie. Ricordo che l‘Aloe è una pianta e dunque non è brevettabile.
Per lo più ci troviamo di fronte a piccoli studi finanziate da privati o iniziative di carattere universitario.
Il confronto
Ecco un riepilogo delle differenze sostanziali tra il frullato fresco di Aloe Arborescens, prodotto a casa seguendo la ricetta di Padre Zago e il gel di Aloe Vera reperibile normalmente in commercio:
Aloe Vera Gel | Ricetta di Padre Zago | |
---|---|---|
Quale varietà di Aloe viene utilizzata? | Aloe Vera | Aloe Arborescens (ha un 30% di principi attivi in più rispetto l’Aloe Vera) |
Si usa solo il gel o tutta la foglia? | Solo il gel | Tutta la foglia |
Contiene conservanti, o stabilizzanti? | Si e se non li contiene è perché il gel è stato pastorizzato perdendo buona parte delle sue proprietà | No, nessun prodotto chimico. Il miele e il distillato agiscono come conservanti e potenziano l’effetto curativo dell’Aloe |
La foglia viene raccolta e lavorata durante il giorno? | Si, le aziende lavorano di giorno | Puoi farlo quando vuoi ed è consigliabile di sera, o prima dell’alba |
Dove acquistare le piante e il succo di Aloe?
Forse ora ti starai chiedendo dove acquistare le piante di Aloe Arborescens.
In genere queste piante vengono vendute nei vivai e nei garden center, ma prima dell’acquisto è sempre meglio accertarsi che
- La pianta sia stata coltivata biologicamente, senza l’ausilio di pesticidi o fertilizzanti chimici. Si tratta di una pianta ad uso alimentare, per cui queste sostanze dannose per il nostro organismo, vanno assolutamente evitate;
- La pianta di Aloe sia stata coltivata all’aperto, in un luogo non inquinato. L’Aloe ha bisogno del sole per sviluppare le sue proprietà benefiche e dev’essere coltivata in un luogo poco inquinato, perché tende ad assorbire lo smog e le sostanze tossiche prodotte dalle auto e dalle industrie;
- La pianta di Aloe deve avere almeno 4-5 anni di vita. Le piante più giovani sono dotate comunque di proprietà benefiche per l’organismo, ma sono decisamente inferiori a una pianta di Aloe Arborescens adulta.
Se non trovi nessuno che rispetti questi requisiti, o se non hai modo di verificarlo, posso consigliarti un’azienda agricola che coltiva e vende piante di Aloe rispettando tutte le regole appena menzionate.
Si tratta dell’azienda agricola Erbe di Mauro, che coltiva piante di Aloe Vera e di Aloe Arborescens tra le colline di Fermo, ben lontano da qualsiasi fonte di inquinamento (superstrade, autostrade, zone commerciali e industriali, ecc.). Le piante sono tutte coltivate biologicamente e all’aria aperta. L’azienda vende piante con 5 anni di vita e altre (un po’ più care) con oltre 8 anni di vita.
Puoi acquistare le piante di Aloe dell’azienda agricola Erbe di Mauro direttamente sul sito internet: www.erbedimauro.it
E se volessi acquistare il succo già pronto? Dove lo trovo?
Se non hai la possibilità di preparare da solo il succo di Aloe, seguendo la ricetta originale di Padre Romano Zago, l’azienda agricola Erbe di Mauro, sempre utilizzando le proprie piante di Aloe Arborescens, vende succhi di Aloe, realizzati freschi su ordinazione.
Anche in questo caso l’azienda rispetta tutti i requisiti elencati da Padre Zago nel suo libro:
- Per la preparazione del succo vengono utilizzate solo foglie di piante di Aloe Arborescens con più di 5 anni, coltivate biologicamente, all’aria aperta e lontano da zone inquinate;
- Vengono raccolte solo le foglie di piante non irrigate per 6 giorni o più (in caso di pioggia ci sono comunque piante coltivate in serre trasparenti, dove penetrano i raggi solari, ma non la pioggia);
- La raccolta delle foglie avviene prima dell’alba e la preparazione del succo viene fatta in una camera oscura;
- Il succo contiene foglie di Aloe Arborescens, miele biologico e grappa (c’è anche la versione senza grappa). Non ci sono zuccheri o conservanti aggiunti;
- Il prodotto viene realizzato fresco su ordinazione e spedito il giorno stesso.
Ecco dove puoi acquistare il succo di Aloe:
Succo di Aloe (ricetta di Padre Zago)
Ingredienti: Aloe Arborescens, Miele e grappa (tutto bio)
Contenuto: 750ml
Prezzo: 34 € (incluse spedizioni)